Classico e Martinotti
Torrevilla è da sempre sinonimo di spumanti di qualità. La particolare vocazione dell’Oltrepò Pavese per la coltivazione del Pinot nero ha segnato con molta decisione l’ultimo secolo di enologia oltrepadana, sviluppando un’autentica passione per le bollicine.
All’interno delle nostre cantine di Codevilla e Torrazza Coste, unicamente dalle uve conferite dai nostri vignaioli, prendono vita spumanti metodo Charmat/Martinotti e i Metodo Classico.
Il metodo Charmat, dopo la prima vinificazione delle uve prevede la cosiddetta presa di spuma all’interno di autoclavi, contenitori ermetici con valvole di sfogo e manometri per la regolazione della pressione. Il vino, fermentato solo parzialmente per mantenere un grado zuccherino che permetta la rifermentazione, viene immesso in autoclave con l’aggiunta di nuovi lieviti che innescano una nuova fermentazione finalizzata alla produzione di anidride carbonica. Questo metodo, messo a punto separatamente dagli ingegneri Charmat (francese) e Martinotti (italiano), permette la produzione di spumanti secchi e dolci molto rotondi e fruttati, con acidità limitata.
Il Metodo classico, come suggerisce il nome stesso, è quello che prende il la dalla regione della Champagne e affonda le proprie radici nella grande storia dell’enologia. Nascono così le bollicine più autentiche e nobili dell’Oltrepò e l’inconfondibile Cruasè, il rosè 100% Pinot nero che sta diventando il simbolo della nuova vitivinicoltura oltrepadana.
Il vino base, addizionato di uno sciroppo zuccherino e di lieviti, viene imbottigliato e posto in cantine a temperatura controllata per la rifermentazione; dopo circa quaranta giorni inizia il periodo di affinamento sulle fecce, della durata minima di nove mesi. Le bottiglie sono quindi inserite in poupitres, cavalletti che le mantengono inclinate e favoriscono, attraverso il remuage, il deposito delle fecce nel collo. Arriva quindi il momento della sboccatura: il collo della bottiglia viene raffreddato con una soluzione a -20°C per solidificare le fecce, si procede al dégorgement che, grazie all’elevata pressione formatasi in seguito alla rifermentazione, permette la fuoriuscita del deposito. Le bottiglie, infine, vengono abboccate e chiuse, pronte ad essere degustate.